Moto Guzzi 65b – 1958

... stava attraversando un momento difficile, era appena finita la guerra ed il popolo italiano aveva bisogno di rimettersi in piedi. Il bisogno di indipendenza e mobilità doveva essere soddisfatto e così Carlo Guzzi diede il mandato ad Antonio Micucci, all’ora tecnico di Olivetti e sfollato a Mandello per ovvi motivi, di creare un motociclo con delle caratteristiche ben precise… motore più grande di 50cc e ruote alte. I primi prototipi di questa due ruote iniziarono a circolare per le strade italiane già a metà del 1945 ma ci volle quasi un altro anno prima che fu presentata la versione definitiva al grande pubblico. Nella primavera del 1946, finalmente, il “Guzzino” poteva essere acquistato. Semplice nella meccanica tanto quanto nella conduzione - per quei tempi - che fece subito scalpore. Mi voglio soffermare un attimo sul modo in cui si guida la moto che, all’epoca, era ritenuto semplice ma che oggi a mio avviso non lo è più. L’acceleratore è azionato da una leva posta sopra il manubrio - lato destro - e non, come ci aspetteremo, sulla manopola. Il cambio non è comandato dal piede sinistro bensì dalla mano destra che, non dovendo occuparsi dell’acceleratore in quanto essere a leva senza ritorno automatico, resta libera. Tutto questo sembra semplice ma, quando deve essere fatto in marcia,  richiede pratica nonostante le basse velocità. La moto è molto leggera, circa 45kg, e questo permette al suo tranquillo motore due tempi di spingerla fino a 50 km/h. Il motore, appunto, è un monocilindrico di 63,7 cm³ che sviluppa 2 cv e riesce a percorrere fino a ben 50 km con un solo litro di miscela. Dall’uscita del modello, la Moto Guzzi apportò nel tempo svariate modifiche che riguardavano sia migliorie che cambiamenti dovuti alla scarsa reperibilità di materiali. Un esempio è il biennio ’51-’52 dove, a causa della scarsità di cromo, alcuni particolari furono bruniti con conseguente diminuzione del prezzo di acquisto. La Moto Guzzi volle proseguire questa tendenza e così, nel 1953, la moto subì ulteriori modifiche. Venne sostituito il carburatore, le leve al manubrio, il clacson, la forcella ed altri particolari che contribuirono ad abbattere ulteriormente il prezzo per fronteggiare la concorrenza. Oggi questa moto riporta in vita un pezzo di storia italiana fatta si di sacrifici ma anche di un forte senso di patriottismo.   La Moto Guzzi Motoleggera 65 che propone biga garage è un esemplare prodotto nello stabilimento di Mandello Del Lario il 13 aprile 1950. La moto è stata restaurata negli anni 90 in ogni suo particolare e da quel momento è stata mantenuta in maniera impeccabile. Sono state conservate delle fotografie del restauro che mostrano lo stato in cui volgeva precedentemente ad esso. La parte documentale comprende, oltre al libretto e la targa originali, anche l’iscrizione al registro storico e il certificato di origine pervenuto dall’Archivio Ufficiale Moto Guzzi che conferma e certifica l’abbinamento del numero telaio e numero motore. Adesso manca solo un appassionato motociclista che le faccia rimettere il naso sull’asfalto….     Seguici sulla nostra pagina Facebook         https://www.facebook.com/WWW.BIGAGARAGE.IT Seguici sulla nostra pagina Instagram        https://www.instagram.com/bgbigagarage/     Ti invitiamo nel nostro show room, in alternativa, puoi contattarci sia telefonicamente sia sui nostri canali WhatsApp al numero 3392092427, Skype e Zoom, per fare una Videochiamata con un nostro esperto. Ti racconteremo la storia del mezzo mentre guardi in diretta ogni piccolo dettaglio.   Se invece vuoi solamente vendere la tua auto / moto puoi contattarci per avere una valutazione ed in caso di accettazione riceverai il pagamento immediato.   Tutte i nostri mezzi sono sottoposti a rigorosi controlli per garantire ai nostri clienti la massima soddisfazione e  sono visionabili e disponibili per un test drive in qualsiasi momento. Le descrizioni e le fotografie sono fatte con la massima attenzione, nonostante ciò, possono essere presenti degli errori, per questo L’Automobile Srlu declina ogni responsabilità e dichiara che gli annunci non rappresentano un impegno contrattuale.